Alessia è una giovane illustratrice che crea immagini dall’atmosfera onirica e surreale, suggerendo un nuovo modo di osservare la realtà circostante.
Viaggiando attraverso i suoi mondi immaginari, si ha l’impressione di rimanere sospesi in un universo parallelo, dove il tempo si dilata, sino a fermarsi nell’istante presente: ed è meraviglia!

Ciao Alessia, quando hai capito che il genere ‘immaginifico’ era la tua giusta dimensione espressiva?

Circa sei anni fa, il mio interesse artistico, essendo sino ad allora legato alla fotografia e quindi alla documentazione del reale, si indirizzò alla rappresentazione del mio punto di vista, dei miei pensieri e dei frutti della mia immaginazione.
Posso dire di aver cominciato per gioco, modificando al computer dei miei autoscatti; poi ho iniziato a modificare paesaggi, oggetti e altri elementi reali. Mi divertiva cambiare gli schemi, sovvertire le regole prospettiche, modificare forme e colori.
Da allora non ho più smesso, definendo, anno dopo anno, un mio stile personale che chiamerei immaginifico.

Come nasce una tua illustrazione?

Le mie illustrazioni sono frutto di idee stimolate dalla mia percezione e sensibilità, e quando voglio realizzarle, cerco di capire quali sono gli elementi di cui ho bisogno per costruire quell’immagine e mi organizzo per fotografarli.
Possono essere oggetti o parte di oggetti, sfondi, tessuti, texture.
In alcuni casi li creo manualmente, come è successo per la mongolfiera di Samuele (il gatto che vedete in foto), costruita e cucita a mano. Altre volte ritaglio le immagini dal giornale e poi le digitalizzo, altre ancora disegno la parte che mi manca, a mano o digitalmente.
Alla fine importo tutto su Photoshop, e inizio il lavoro di collage vero e proprio, unendo i pezzi.
La parte più’ difficile è fare in modo che l’immagine finale sia coerente per quanto riguarda le luci, le ombre e i toni. Voglio che sia piacevole allo sguardo. Per questo motivo è importante fin dall’inizio avere le idee chiare e fotografare nelle condizioni più’ favorevoli a ciò che voglio ottenere.

Si passa poi alla stampa, in cosa si trasformano i Trentinelli?

Le soluzioni di stampa sono infinite, io attualmente stampo le mie grafiche su carta fotografica, su legno e su tessuto.
Per la stampa fotografica mi affido ad un fotografo, scelgo le dimensioni e la quantità, perché ogni stampa va numerata. Infine scelgo la cornice adeguata e ognuna diversa dall’altra.
La stampa su legno, quella che prediligo, è la più ostica da realizzare; una volta recuperato il legno, lo taglio nelle dimensioni necessarie e lo levigo. Lo consegno ad uno studio di grafica che esegue la stampa digitale e, una volta pronto, lo rifinisco nei vari dettagli (bordo dipinto, cornice, gancio).
TheColorSoup invece, è un’azienda che stampa su tessuto; l’ho scoperta per caso su internet e non ho resistito alla curiosità. Ho realizzato, cucendo a macchina, dei sacchetti personalizzati con le mie grafiche che utilizzo per confezionare i quadri in legno.

Ma le tue illustrazioni si rivolgono anche ai bambini, cosa proponi per loro?

Non intenzionalmente ho riscontrato che le mie immagini incontrano i gusti dei più piccoli. I quadri moderni in legno o in cornice sono perfetti per arredare le camerette dei più piccoli, perché colorano la stanza e offrono al bambino qualcosa su cui fantasticare.
Nel 2016 ho inventato, illustrato e scritto (con l’aiuto di mio fratello) sei favole brevi; si leggono in meno di cinque minuti e sono in rima. Quella che ha avuto più successo è stata la prima e racconta la storia di Dante l’elefante; un elefante che ama viaggiare e che se ne va fin sulla luna.
Per il Natale appena trascorso ho fatto realizzare dei body per neonato, ovviamente personalizzati con grafiche trentinelli, che si sono rivelati degli ottimi regali natalizi!
(Seguitemi perché per la stagione primavera/estate arriveranno le magliette)

Il tuo studio si trova in un luogo condiviso con altre artigiane, parlaci di questo bellissimo spazio creativo

Il mio studio si trova presso In-Officina, una vecchia officina meccanica che è diventata uno spazio in coworking dove diverse attività condividono gli spazi e le spese, mantenendo però la propria autonomia lavorativa.
Lo spazio è grande e dinamico e consente anche la realizzazione di mostre, workshop, corsi o serate a tema.
E’ appena fuori Treviso, facile da raggiungere, soprattutto con un grande parcheggio!
Venitemi a trovare quando volete, vi offrirò il caffè e potrete vedere dal vivo cosa sono i Trentinelli.

Domanda di rito: quale consiglio ti sentiresti di dare ad un’artigiana che decide di intraprendere questo percorso lavorativo?

Consiglio di tenere sempre viva la propria passione, perché è l’unica cosa che può aiutarti anche nei momenti difficili. Quando una passione diventa lavoro, si rischia di pensare solo alle cose da fare, dimenticando invece il piacere che c’è nel farle.
Consiglio inoltre di non smettere di imparare e di non temere gli errori, di mettersi in gioco e di essere sempre curiosi, per nutrire la mente.

Scheda Informativa

Nome: Alessia Trentin

Attività: Trentinelli

Cosa fa: Illustrazione e stampa su legno e tessuto

Dove: Via Nazario Sauro,31 – Vascon di Carbonera

Motto: ‘Regalati almeno 5 minuti di fantasia al giorno!’